Aglio: la congiunzione di Marte e Luna

L’aglio (Allium spp.) è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliaceae. La specie orticola più diffusa è Allium sativum, ma esistono anche diverse specie aromatiche e ornamentali, compresa l’erba cipollina (Allium schoenoprasum).

I suoi bulbi somigliano a spicchi di Luna e, data anche la sua caratteristica (comune a tutte le Liliaceae) di immagazzinare acqua (il bulbo non è altro che un fusto trasformato dall’acqua), è una pianta connessa e influenzata dall’energia di questo corpo celeste. I suoi spicchi vanno sistemati nella terra morbida e umida, in solchi o piccole buche profondi circa 10 cm, a novembre nelle zone caldo-temperate e a fine inverno in quelle più fredde. E’ così che cresce l’aglio e così si propaga: ogni spicchio mette radici e germoglio e diventa una nuova pianta. Produce un lungo fusto erbaceo e odoroso, cilindrico o poligonale e meno denso all’interno. Il tessuto del fusto è piatto ma spugnoso, ricco d’acqua e di oli essenziali. Marte (l’impulso vitale, la spinta maschile che produce un’azione finalizzata) scorre nell’acqua della Luna, e sale con la sua spinta vitale fino ad aprirsi finalmente in un fiore sferico composto da tantissimi fiorellini più piccoli, bianchi, rosa o fuchsia, che somigliano a un’esplosione catturata nel suo momento di massima espansione. Il fiore, a differenza di stelo e foglie, non contiene molta acqua e tende a seccarsi producendo tanti piccoli semi.

Si può propagare per seme o per trapianto dei bulbi. Sottoterra, mentre sopra la pianta cresce, il bulbo si ingrossa e si divide, moltiplicandosi. Se ci interessa utilizzare i bulbi di aglio (per uso alimentare o per trapiantarli), dobbiamo coglierli prima dell’esplosione del fiore, quando la concentrazione di principi attivi e la vitalità sono massime, e Marte è pronto a esplodere.
Se invece aspettiamo, tutte le energie della pianta verranno liberate verso il Cosmo, in colori e profumi che porteranno il messaggio della pianta alle altre piante, agli insetti e agli spiriti della natura.
Il fiore rappresenta la morte della pianta e al tempo stesso il suo superamento della morte, con la produzione del seme. La natura lunare e femminina dell’aglio gli dona però anche la possibilità di riprodursi da solo, nel buio della terra.

L’aglio necessita di poche cure colturali e, a meno che la stagione non sia particolarmente siccitosa, ha anche poche esigenze idriche. In ogni caso occorre sospendere l’irrigazione 20-30 giorni prima della raccolta, che sarà a partire da luglio, quando le foglie cominciano a ingiallire e seccare. E’ un basso-medio consumatore di azoto e teme la concimazione diretta con letame. Gradisce lo zolfo. Staccando la testa del fiore prima che si apra (decapitandolo in pratica), si stimola l’ingrossamento dei bulbi. Essendo un ortaggio di cui selezioniamo la parte ipogea, si consiglia di eseguire tutte le operazioni colturali e la raccolta in giorni di radice (quando la Luna attraversa costellazioni attribuite a segni di Terra -Toro, Vergine, Capricorno).

 

E’ una pianta con proprietà antibiotiche (tanto che può essere considerato una sorta di antibiotico naturale), dalle proprietà ipotensive, ricca in composti solforosi che lo rendono però impegnativo per il fegato e non da tutti digeribile. Per questa ragione le cure a base di aglio (per la pressione alta o per curare un’infesione) non devono mai essere protratte più di dieci giorni. L’aglio, in qualità di pianta marziale connessa all’energia sotterranea e acquosa dello Scorpione, è anche un afrodisiaco.
L’aglio può essere considerato, per le sue caratteristiche, pianta simbolo dello Scorpione, condividendone la caratteristiche di acqua sotterranea ed energia marziana. Le acque dell’aglio infatti, oltre a portare nella pianta le energie della Luna, sono acque che si connettono profondamente alla terra e alla sua dimensione oscura e trasformativa, pervadendola, proteggendola, disinfettandola e disinfestandola. Dove Ariete rappresenta la parte maschile di Marte, Scorpione rappresenta la sua parte femminile, sotterranea. La danza di Marte e Luna si muove sullo sfondo del cielo di Plutone.

L’aglio ci appare dunque come la manifestazione nel mondo vegetale di quello che nel mondo planetario è invece rappresentato dalla congiunzione di Marte e Luna nella costellazione dello Scorpione, e quindi dell’aspetto femminile, interiore di Marte. Se consideriamo le piante per quello che sono, e cioè Terra informata e pervasa dal movimento delle energie del Cosmo, l’aglio allora ci si presenta come l’espressione di una qualità particolare, immortalata ma in una forma che si trasforma, un simbolo vivente, che solo nel suo processo può esprimere appieno l’energia, che è sempre dinamica.
Le piante ci offrono un teatro di archetipi in movimento continuo. Leggendo il movimento delle foglie possiamo leggere il movimento dell’energia. L’archetipo è il movimento attorno a cui si costella il materiale. Per questo una forma senza contenuto non può mai funzionare, in nessun campo. E’ il contenuto l’energia che costella la forma.

L’aglio ci parla di inferi gonfi di vita e di una spinta che da sottoterra esplode verso il cielo, in ogni direzione. Ci parla di un guerriero che difende il suo territorio, che lotta contro i fantasmi.
Piantato vicino al la rosa, ne aumenta il profumo, contribuendo anche a tenere lontani funghi e parassiti. Non ama le consociazioni con piselli, cavoli e porri. Sì invece insieme a sedano, cetriolo, carota, zucchina, spinaci e rapa.

Per saperne di più:
Calendario dei lavori agricoli 2018, Pierre Masson, Terra Nuova Edizioni, Firenze 2017
Calendario delle semine 2018, Maria Thun, Editrice Antroposofica, Milano 2017
Coltivare con l’agricoltura biodinamica, Paolo Pistis, Fondazione Le Madri, Rolo 2017
Il serto di Iside, Angelo Angelini, Kemi, Milano 1989
Erboristeria planetaria, Ferdinando Alaimo, Hermes Edizioni, Roma 2017